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Baghdad, 3 gennaio 2021: commemorazione in memoria di Qassem Soleimani e Abu Mahdi Al-Mohandis

Migliaia di iracheni si sono riversati oggi nel centro di Baghdad, in piazza Tahrir, per partecipare alla marcia commemorativa in memoria di Qassem Soleimani e Abu Mahdi Al-Mohandis, nell’anniversario del loro assassinio.

Un anno fa, il 3 gennaio 2020, il Maggiore Generale Qassem Soleimani e il Vice Capo delle Unità di Mobilitazione Popolare irachene, Abu Mahdi Al-Mohandis, furono assassinati dalle forze militari statunitensi fuori dall’aeroporto internazionale di Baghdad.

Come riportato in questo articolo [1], l’assassinio del comandante Soleimani fu una “vendetta per come ha organizzato la Resistenza in Libano, Siria, Iraq, Palestina e per le sconfitte inflitte ai piani di Washington e Tel Aviv, almeno a partire dal 2006”.

Determinante fu inoltre il loro ruolo nella lotta contro il terrorismo di ISIS in Siria e Iraq.

[1] https://parstoday.com/it/news/iran-i233832-gen._soleimani_un_anno_dopo_la_resistenza_in_siria_libano_e_palestina_è_più_viva_che_mai

Video da RT Arabic: https://www.facebook.com/watch/live/?v=695713398002229

Immaginate se fosse successo a Israele…

Commentando l’assassinio del fisico nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh, avvenuto venerdì scorso in un attentato terroristico a Teheran, Enrico Mentana, forse allarmato da un fatto grave come questo, si esprime in un modo inaspettato.

Sorpresi dalla giusta osservazione qui espressa dal direttore del TG di LA7, ricordiamo che l’Iran aderisce da ben cinquant’anni al Trattato di Non Proliferazione nucleare (TNP) e ottempera al Piano d’Azione Congiunto Globale (PACG), meglio noto come Accordo sul nucleare iraniano. Al contrario Israele, che non ha mai firmato il TNP e ha ripudiato il PACG, possiede un arsenale atomico non dichiarato, stimato in più di 100 testate nucleari.

Fonte: TG LA7, edizione delle ore 20.00, 27 novembre 2020

Protesta delle comunità mediorientali l’11 gennaio, a Milano, in Stazione Centrale: video

Il Comitato Contro la Guerra Milano aderisce alla protesta delle comunità mediorientali, manifestando in loro sostegno contro la violazione del diritto internazionale, perpetrata dagli USA assassinando il generale Hajj Qassem Soleimani e Abu Mahdi al-Muhandis.

Entrambi molto amati in tutta la regione, per essersi particolarmente distinti nella volontà e la capacità manifestate con la lotta senza quartiere contro ISIS.

Nel video l’intervento di Luigi Tranquillino.

I video del nostro presidio del 6 gennaio, “Giù le mani dall’Iran”, con gli interventi.

È il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, sappiamo che siamo in fase di “costruzione”, la presenza è stata assicurata. Sono giunti in largo Donegani, davanti al consolato degli Stati Uniti, coloro che costituiscono un pezzo del movimento di Milano, e non solo, contro la guerra. Una guerra d’aggressione che vede ancora una volta gli USA protagonisti. La nostra pagina FB è stata oscurata fino a poche ore prima, quindi procederemo nei confronti di Facebook con una diffida dal porre in essere azioni che risultino pregiudizievoli per l’iniziativa del Comitato Contro la Guerra Milano. È giusto che sinceri democratici, amanti della pace, colpiti dall’atto di guerra all’Iran (perpetrato attraverso l’assassinio del generale Qasem Soleimani, ispirato dagli USA e da Israele) siano scesi in piazza a riaffermare il loro netto rifiuto per una logica guerrafondaia che ha anche tratti mafiosi. Le dichiarazioni di Trump sul “colpire duro” i 52 siti di interesse storico e culturale starebbero bene nei dialoghi di un film che ha per titolo “Il Dottor Stranamore”. Non dimentichiamo qui l’abbattimento dell’areo di linea ucraino, ben sapendo che nel settembre del 2018 un aereo russo fu abbattuto dalla contraerea siriana in una analoga situazione di guerra, nella quale erano coinvolte forze navali della Francia così come forze aeree di Israele. Ai morti civili dell’aereo di linea va il nostro pensiero, così come non possiamo evitare di considerare chi ha scatenato la dinamica bellica assassinando Qasem Soleimani e Abou Mahdi Mouhandis. Quei morti civili sono un’altra delle conseguenze del gesto criminale contro l’Iran e l’Iraq, compiuto dagli Stati Uniti.

⇑ Intervento di Luigi Tranquillino, del Comitato Contro la Guerra Milano

⇑ Intervento di Luigi Tranquillino, del Comitato Contro la Guerra Milano

⇑ Intervento di Marcello Gentile del Consiglio Mondiale della Pace (World Peace Council) e di alcuni amici ecuadoriani del Colectivo Milán en Revolución, che fa parte del Movimento Revolucion Ciudadana

⇑ Intervento di Luigi Tranquillino, del Comitato Contro la Guerra Milano

 

Protesta delle comunità mediorientali l’11 gennaio a Milano in Stazione Centrale

Aderiamo alla protesta delle comunità mediorientali, manifestando in loro sostegno contro la violazione del diritto internazionale, perpetrata dagli USA assassinando il generale Hajj Qassem Soleimani e Abu Mahdi al-Muhandis.

Entrambi molto amati in tutta la regione, per essersi particolarmente distinti nella volontà e la capacità manifestate con la lotta senza quartiere contro ISIS.

Sabato 11 gennaio in piazza Duca D’Aosta,
di fronte alla stazione Centrale,
dalle ore 14.00 alle 18.00

giù le mani dall'iran

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