Archivi tag: PD

Sul presidio del 14 ottobre a Milano sotto il consolato turco “Defend Royava!”

Lettera aperta alla Onorevole Lia Quartapelle

Cara Onorevole Lia Quartapelle, membro della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, abbiamo avuto modo di ascoltare la registrazione del Suo intervento durante il presidio “Defend Royava! Stand Up for Royava” che si è tenuto a Milano lo scorso 14 ottobre sotto il Consolato Turco [qui l’audio].

procurdiÈ stato il Suo, senza alcun dubbio, l’intervento più applaudito della serata, in piena sintonia con le decine di organizzazioni aderenti, tra cui il suo Partito Democratico, i Giovani Democratici, sindacati, anche partiti della cosiddetta “sinistra di alternativa”, oltre che con il movimento politico Grande Nord, che parrebbe nato da una scissione della Lega.

Abbiamo apprezzato la condanna iniziale all’attacco della Turchia (per essere precisi dobbiamo ricordarle che, a partire dal 2012, è questa la terza invasione turca del territorio siriano) e la denuncia dei crimini che si stanno commettendo anche in queste ore in cui scriviamo, ma non abbiamo sentito una parola, forse perché lo vuole nascondere, sulle varie milizie mercenarie finanziate, armate ed addestrate dall’Occidente, dalla Turchia, dalle petromonarchie del Golfo, con la benedizione di Israele fin dal 2010. Milizie terroristiche che per ben 8 lunghi anni hanno compiuto le peggiori atrocità, con il fine di distruggere e dividere uno stato sovrano considerato dall’occidente “uno stato canaglia”; in quanto tra le sue posizioni ritenute inaccettabili vi è un incrollabile antisionismo. Si è tentato senza riuscirci di fare della Siria una nuova Libia. Tra queste milizie si segnala oggi l’ “Esercito Libero Siriano” (Free Siryan Army) i cui uomini combattono con la propria bandiera a 3 stelle rosse al fianco dei militari turchi. In questi giorni sui mezzi di comunicazione è comparsa la parola “terroristi”, per definire questi criminali mercenari, quando invece per tanti anni sono stati definiti “rivoluzionari”, “Liberi ribelli siriani”, “ribelli moderati”, “combattenti per la libertà”.

Cara Onorevole, anche il suo partito e i governi che avete appoggiato li hanno sostenuti politicamente. Qualche link per ricordarglielo:

https://comitatocontrolaguerramilano.wordpress.com/2013/09/22/spara-alla-nuca-dei-prigionieri-il-nuovo-italiano-che-piace-tanto-a-bersani-e-al-pd/

https://comitatocontrolaguerramilano.wordpress.com/2017/02/18/a-milano-accade-anche-questo/

https://comitatocontrolaguerramilano.wordpress.com/2017/08/24/bandiera-siriana-perche-due-stelle-verdi-e-non-tre-rosse/

https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-11-26/terzi-fianco-ankara-siria-081323_PRN.shtml

https://www.repubblica.it/solidarieta/cooperazione/2013/02/28/news/disarmo_siria_rete_disarmo_non_armi_ma_pane_alla_popolazione_siriana-53562818/

http://www.ilgiornale.it/news/milano/pd-milanese-e-consigliera-islamista-era-tutto-vero-e-gip-1658793.html

Continua a leggere

Emanuele Fiano e il mistero dei francobolli di Ucraina

fiano fake ucraina nazistaL’Onorevole Emanuele Fiano parla della marcia fatta in Ucraina per celebrare la Divisione SS Galizia, a suo dire nello scorso maggio. Lo sa Fiano che la sua collega di partito, nonché capogruppo per il PD nella Commissione Esteri della Camera dei Deputati, Lia Quartapelle, è notoriamente una grande amica del governo ucraino? Lo sa Emanuele Fiano che la signora Quartapelle, insieme al suo collega di partito Cazzulani, hanno appoggiato la cosiddetta rivoluzione di Euromaidan, che in Ucraina ha portato al potere quel governo al cui interno siedono ministri che manifestano apertamente posizioni antisemite e filonaziste? Le contraddizioni di Emanuele Fiano non finiscono qui.

Si è mai preoccupato di chiedere al suo collega, il Senatore Gianni Pittella, Capogruppo in Commissione Politiche Europee, cosa ci facesse in piazza Maidan a Kiev il 4 gennaio 2014? Forse aprendo questo link, https://www.youtube.com/watch?v=q7FCeBTK6NI&feature=youtube_gdata_player, lo apprenderà; o lo sapeva già? In questo caso… è stato un poco disattento? Effettivamente in Ucraina, dopo i giorni della “rivoluzione”, si è insediato un governo che consente oggi quelle marce  per le quali Fiano vuole chiedere al Ministro Moavero di “esprimere la nostra condanna”.

Concludiamo questa nota annunciando che abbiamo almeno un paio di testi, che se Fiano ritenesse potremmo donargli (diciamo sul serio), dove compaiono le marce di cui lui parla, che si tengono già da qualche anno. Inoltre questi testi contengono documentazione inoppugnabile di come corpi paramilitari che si richiamano al nazismo, inquadrati nella difesa dello stato ucraino insieme all’esercito, siano stati curati nella preparazione e nell’addestramento da consiglieri militari della organizzazione comunemente nota come NATO, valga un nome per tutti: il battaglione Azov.

Per risultare più esaustivi gli segnaliamo anche questo video, reperibile su YouTube, dove compare il suo collega Cazzulani del PD, amico di Lia Quartapelle, che, nel corso di una iniziativa tenutasi nella sezione del PD “Aldo Aniasi” di Milano, non si è fatto alcuno scrupolo nel provare a confutare interventi provenienti dal pubblico che sottolineavano come in Ucraina ci fosse un governo le cui propensioni  non andassero certo in direzione della libertà di cui cianciava Pittella in piazza Maidan. Vorremmo fare notare che la data del video, di cui riportiamo il link sotto, risale all’8 gennaio 2016, anno in cui Gentiloni ricopriva l’incarico di Ministro degli Affari Esteri nel Governo Renzi.

Qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=JEi3inKcR_A

La nuova strategia di guerra della Nato

di Manlio Dinucci | da il Manifesto

ucraina_esercitoRIUNITI A BRUXELLES I MINISTRI DELLA DIFESA

Una Pinotti raggiante di gioia, per la sua prima volta alla Nato (il sogno di una vita), ha partecipato alla riunione dei ministri della difesa svoltasi il 26-27 febbraio al quartier generale di Bruxelles.

Primo punto all’ordine del giorno l’Ucraina, con la quale – sottolineano i ministri nella loro dichiarazione – la Nato ha una «distintiva partnership» nel cui quadro continua ad «assisterla per la realizzazione delle riforme». Prioritaria «la cooperazione militare» (grimaldello con cui la Nato è penetrata in Ucraina). I ministri «lodano le forze armate ucraine per non essere intervenute nella crisi politica» (lasciando così mano libera ai gruppi armati) e ribadiscono che per «la sicurezza euro-atlantica» è fondamentale una «Ucraina stabile» (ossia stabilmente sotto la Nato).
I ministri hanno quindi trattato il tema centrale della Connected Forces Initiative, la quale prevede una intensificazione dell’addestramento e delle esercitazioni che, unitamente all’uso di tecnologie militari sempre più avanzate, permetterà alla Nato di mantenere un’alta «prontezza operativa ed efficacia nel combattimento». Per verificare la preparazione, si svolgerà nel 2015 una delle maggiori esercitazioni Nato «dal vivo», con la partecipazione di forze terrestri, marittime e aeree di tutta l’Alleanza. La prima di una serie, che l’Italia si è offerta di ospitare.

Viene allo stesso tempo potenziata la «Forza di risposta della Nato» che, composta da unità terrestri, aeree e marittime fornite e rotazione dagli alleati, è pronta ad essere proiettata in qualsiasi momento in qualsiasi teatro bellico. Nell’addestramento dei suoi 13mila uomini, svolge un ruolo chiave il nuovo quartier generale delle Forze per le operazioni speciali che, situato in Belgio, è comandato dal vice-ammiraglio statunitense Sean Pybus dei Navy SEALs.

La preparazione di queste forze rientra nel nuovo concetto strategico adottato dall’Alleanza, sulla scia del riorientamento strategico statunitense. Per spiegarlo meglio è intervenuto a Bruxelles il segretario alla difesa Chuck Hagel, che ha da poco annunciato un ridimensionamento delle forze terrestri Usa da 520mila e circa 450mila militari. Ma, mentre riduce le truppe, il Pentagono accresce le forze speciali da 66mila a 70mila, con uno stanziamento aggiuntivo di 26 miliardi di dollari per l’addestramento. Gli Usa, spiega Hagel, «non intendono più essere coinvolti in grandi e prolungate operazioni di stabilità oltremare, sulla scala di quelle dell’Iraq e l’Afghanistan». È il nuovo modo di fare la guerra, condotta in modo coperto attraverso forze speciali infiltrate, droni armati, gruppi (anche esterni) finanziati e armati per destabilizzare il paese, che preparano il terreno all’attacco condotto da forze aeree e navali. La nuova strategia, messa a punto con la guerra di Libia, implica un maggiore coinvolgimento degli alleati.

In tale quadro il ministro Pinotti ha ricevuto l’onore di avere a Bruxelles un colloquio bilaterale col segretario Hagel che, si legge in un comunicato del Pentagono, «ha ringraziato la Pinotti per la sua leadership e per il forte contributo dell’Italia alla Nato, inclusa la missione Isaf». Hagel ha anche espresso il solenne «impegno di continuare a cercare modi per approfondire la relazione bilaterale con l’Italia». C’è da aspettarsi quindi ancora di più dalla «relazione bilaterale» con gli Usa, oltre agli F-35, al Muos di Niscemi, al potenziamento di Sigonella e delle altre basi Usa sul nostro territorio, all’invio di forze italiane nei vari teatri bellici agli ordini di fatto del Pentagono. Soprattutto ora che ministro della difesa è Roberta Pinotti, la cui «leadeship» ha contribuito a far salire l’Italia al decimo posto tra i paesi con le più alte spese militari del mondo: 70 milioni di euro al giorno, secondo il Sipri, mentre si annunciano nuovi tagli alla spesa pubblica.

Spara alla nuca dei prigionieri: il nuovo italiano che piace tanto a Bersani e al PD

dal blog informare.over-blog.it

Parliamo di Hasam Abu Omar, legato alla famiglia di Nour Dachan presidente emerito dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, la famigerata UCOII che è dietro alla costruzione di tutte le moschee italiane. La stessa associazione alla quale, solo due giorni fa, Kyenge ha promesso l’8 per 1000.  E Nour Dachan ha interessanti frequentazioni con il Pd, nel quale con altri, sponsorizza lo Ius Soli e la cosiddetta rete G2, quella delle ‘seconde generazioni’ alla Balotelli.E una delle espressioni della rete G2 è un personaggio che della UCOII – della sua organizzazione giovanile – è stato presidente: l’attuale parlamentare democratico Khalid Chaouki. Quello che vuole lo Ius Soli e il cibo halal alla bouvette di Montecitorio. Parte della attuale maggioranza di governo.E’ lo stesso Abu Omar immortalato in compagnia di Bersani ad una manifestazione romana insieme ad altri 10 “attivisti” legati al “Coordinamento dei siriani liberi di Milano”  che avevano attaccato l’ambasciata siriana

bersani-pd-ratti-7