La bandiera ufficiale della Repubblica Araba di Siria è il tricolore rosso-bianco-nero con 2 stelle verdi. Mentre la bandiera utilizzata dai cosiddetti ribelli è un tricolore verde-bianco-nero con 3 stelle rosse che rappresentano le 3 principali province siriane, nata in sostituzione della bandiera coloniale con l’effige della Francia. La bandiera con 3 stelle fu adottata dal 1932 al 1958: un periodo complesso che comprende il Mandato Francese (inclusa la Repubblica di Vichy), la seconda guerra mondiale, l’indipendenza del 1946, la guerra arabo-siriana del 1948, la crisi di Suez del 1956 ed il conseguente trattato militare con l’Unione Sovietica.
Nel 1958 fu proclamata la Repubblica Araba Unita, unione fra Siria ed Egitto, che si proponeva di coinvolgere anche altri stati della regione in uno spirito panarabo orientato al socialismo. Presidente era Nasser, la bandiera: tricolore rosso-bianco-nero con 2 stelle verdi, che rappresentavano Siria ed Egitto. La Siria si distaccò dall’Egitto nel 1961, riadottando la bandiera con “3 stelle” per soli 2 anni, nel 1963 ritornò alla bandiera con 2 stelle verdi, mentre l’Egitto mantenne il nome di Repubblica Araba Unita e la stessa bandiera fino al 1971 (un anno dopo la morte di Nasser).
Entrambe le bandiere hanno i colori del Panarabismo (bianco, nero, verde e rosso) comuni infatti a molti altri paesi della regione, ma rappresentano un’idea molto diversa di Stato. Quella con 3 stelle nata nel periodo coloniale, rivolgendosi alle sole province siriane implicitamente riconosce le linee sulla sabbia di Sykes-Picot, mentre le 2 stelle verdi di Nasser travolgono le linee coloniali insieme alla logica liberista.
Dopo Nasser fu Gheddafi il principale promotore del Panarabismo di ispirazione socialista riuscendo ad unire Siria, Egitto e Libia nella Federazione delle Repubbliche Arabe istituita tramite i Referendum che si svolsero in ognuno dei 3 paesi nel 1972. I membri della Federazione adottarono una bandiera differente dalle precedenti; la Federazione durò solo fino al 1977, ma la Siria ne mantenne la bandiera fino al 1980, quando tornò a quella attuale con 2 stelle verdi. Nel 1981 Sadat, altro firmatario della Federazione, venne assassinato dai Fratelli Mussulmani.
Non stupisce dunque che i cosiddetti ribelli moderati utilizzino la bandiera con le tre stelle rosse. Vorremmo sapere invece come ai sostenitori di questi ribelli, che sono notoriamente legati al terrorismo islamista, di cui i Fratelli Mussulmani sono una colonna portante, sia permesso di scorrazzare tranquillamente in eventi pubblici come ad esempio il corteo del 25 Aprile a Milano.
Nelle foto a sinistra è rappresentata la collocazione dei comunisti medio orientali che, come siriani o membri del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, stanno con il governo della Siria, in contrasto all’aggressione degli USA, della UE e delle petromonarchie.
Qui sopra a destra è rappresentata la collocazione del PD, con l’onorevole Bersani che appare in un comizio dove è esposto il drappo con le 3 stelle rosse dei cosiddetti “liberi ribelli”, la cui sigla è FSA (Free Syrian Army), sostenuti dagli USA, dalla Turchia, dalla UE, e dalle petromonarchie.
Qui in basso a sinistra lo stesso drappo con 3 stelle rosse accanto a una bandiera dell’Isis, a destra il drappo con le 3 stelle rosse del FSA a fianco di una bandiera israeliana.
USA, Israele ed Isis sono inestricabilmente coinvolti nel tentativo di annichilire la Siria.
Appare con chiarezza quanto il PD sia invischiato in questo sanguinoso groviglio, ci ripromettiamo di tornare sull’argomento, certamente non spinti da una volontà che sia rivolta contro questo partito in particolare, bensì per portare un contributo a beneficio della chiarezza, il che di questi tempi non è poco.