Cosa avranno fatto le YPJ per convincere una come Hillary Clinton a mostrare interesse per produrre una serie TV?
Di Antonio Torres – La Comuna – 1 marzo 2021
“La questione curda è diventata la grande scommessa culturale e propagandistica degli Stati Uniti per poter mantenere la propria ingerenza negli affari dello Stato siriano e più in generale nella regione dell’Asia occidentale”
“L’occupazione militare statunitense utilizza l’Amministrazione Autonoma della Siria Nordorientale (AANES) e le FDS per saccheggiare petrolio e gas siriani”
“In Siria si lavora per la parità tra uomini e donne sin dalla sua indipendenza, ma soprattutto dall’arrivo al potere del Partito Baath”
Quando Diamantino García, il sacerdote del proletariato delle campagne andaluse, fu insignito della medaglia d’argento dalla Giunta dell’Andalusia nel 1993, disse con onestà e sarcasmo: “Cosa sto facendo di sbagliato se gli stessi che ordinarono il mio arresto e che provocano le ingiustizie contro le quali lotto, ora mi danno una medaglia?”.
Qualcosa di simile deve aver provato il socialdemocratico tedesco August Bebel, quando uno dei suoi discorsi fu applaudito dalla destra più reazionaria: “Che cosa hai fatto vecchio imbecille, per farti applaudire da questi mascalzoni?”.
Potremmo porci la stessa domanda di fronte all’annuncio dell’ex Segretario di Stato Hillary Clinton e da sua figlia Chelsea, che produrrà una serie televisiva intitolata “The Daughters of Kobani: A Story of Rebellion, Courage, and Justice” [1].
La società di produzione della Clinton, Hidden Light Productions, ha acquistato i diritti del libro della giornalista statunitense Gayle Tzemach Lemmon su cui sarà basata la serie televisiva.
Il libro racconta la lotta della milizia femminile curda, YPJ (Yekîneyên Parastina Jin, Unità di Protezione delle Donne), durante la battaglia di Kobane (Ayn al Arab) avvenuta tra l’estate del 2014 e la primavera del 2015, che ha contrapposto lo Stato Islamico (ISIS) contro le forze combinate di milizie curde e gruppi denominati “ribelli”.
Gayle Tzemach Lemmon ritiene che la vittoria di Kobane abbia introdotto la parità di genere in Medio Oriente, mentre per Hillary Clinton: “È una storia straordinaria di donne coraggiose e con sguardo di sfida che hanno combattuto per la giustizia e l’uguaglianza”.
Probabilmente, seguendo le orme di Obama, i Clinton firmeranno un contratto con Netflix.
Quindi tornando al sacerdote Diamantino e al vecchio Bebel, ci si potrebbe chiedere che cosa abbiano fatto, non solo l’YPJ ma in generale anche la loro controparte maschile, l’YPG ribattezzata FDS (Forze Democratiche Siriane), affinché una come Hillary Clinton sia così interessata a loro tanto da produrre una serie TV.
In qualità di Segretario di Stato dell’ex presidente Obama è stata pienamente coinvolta nell’aggressione contro Libia e Siria nel 2011; le sue dichiarazioni dopo il vile assassinio di Muammar Gheddafi (“Venimmo, vedemmo, lui morì”) indicano non solo il suo entusiasmo per omicidi particolarmente brutali, ma anche un suprematismo militarista, razzista e imperialista privo di scrupoli.
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